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Arrosticini d'Abruzzo

Gli unici ed inimitabili dall’Abruzzo!

Gli arrosticini, in dialetto “Rustelle” (dal verbo arrostire), sono spiedini realizzati con determinati tagli anatomici di pecora di razza selezionata per lo specifico scopo e lavorata secondo la tipica tradizione abruzzese: il magro è inframezzato da pezzetti di grasso, che sciogliendosi, affumica l’arrosticino e mantiene la carne morbida, dandole un gusto ricco e un aroma unico.

Le origini

Gli arrosticini risalgono ad inizi ‘900, come carne di recupero delle greggi transumanti, che in inverno dall’alpeggio venivano condotte a valle per pascolare in aree dal clima più mite. Spesso accadeva che qualche pecora si azzoppasse nelle vie impervie di montagna, divenendo incapace di proseguire il percorso. Così i pastori la macellavano sul posto, al fine di non sprecarne la carne, ricavandone un gustosissimo prodotto della cucina povera itinerante, che veniva infilato con dei piccoli ceppi di legno e cotto sulle braci ottenute dal fuoco dell’accampamento.

 

Modalità di cottura e degustazione dell' Arrosticino d'Abruzzo

Tradizionalmente gli arrosticini vengono cotti sulla brace, senza la fiamma viva del fuoco, con l'apposita "canalina" o "fornacella". Per mantenere la carne naturalmente ricca dei propri succhi, quindi più tenera e gustosa al palato, è importante che nella fase di cottura gli spiedini vengano girati con un'alternanza ripetuta per circa 4/5 minuti e che la fase di salatura venga eseguita solo alla fine.

Da accompagnare con fette di pane casareccio unte con olio extravergine d'oliva e vino Montepulciano d'Abruzzo.